Una ricerca per il proprio benessere "dentro" la letteratura
Uno studio su Luigi Pirandello
UN BREVE ACCENNO ALLA VITA DELLO SCRITTORE
Luigi Pirandello nacque in Sicilia nel 1867 ad
Agrigento tra le paure di un’epidemia di colera. Il frammento d’autobiografia,
che ripercorre il percorso di studi pirandelliano inizia con la presentazione
di Pirandello quale figlio del caos.
Si tramanda che
fin da ragazzino amasse mettere in scena nel giardino di casa, con i fratelli e
i compagni di gioco dei drammi, quali uno scritto da lui stesso a dodici anni e
titolato “Barbaro”. Pirandello visse ad Agrigento fino alle soglie
dell’adolescenza, portandovi a termine gli studi elementari e ginnasiali, che
furono completati a Palermo dove si fermò fino al 1887. Pirandello si trasferì
poi a Roma nel 1887 per proseguire gli studi alla facoltà di Lettere.
All’improvviso nel 1889 una crisi di nervi travolse la
moglie Lina, per cui ella si ammalò di mente e lo scrittore venne salvato
dall’intervento dei genitori, soprattutto del padre che decise di inviare il
figlio in Germania a concludere gli studi. Nel 1892 Pirandello tornò in Italia,
precisamente a Roma, per dedicarsi alla letteratura.
IL SAGGIO SULL’UMORISMO
Con questo saggio Pirandello chiarisce la sua
concezione della vita e dell’arte. Egli infatti distingue il comico
dall’umoristico: l’umoristico non è altro che il sentimento del contrario cioè
la riflessione che si fa su una situazione che all’apparenza è ridicola, ma in
una successiva riflessione essa appare tragica.
L’umorismo è la capacità scomporre ad una ad una le
costruzioni illusorie della vita; esso si diverte a mascherare le illusioni e
scopre che mentire a sé stesso è frutto del mentire sociale. Pertanto non c’è
un uomo che differisca tanto da un altro quanto un uomo da sé stesso nel tempo.
La vita appare allo scrittore un flusso inarrestabile che cerchiamo di
arrestare nelle forme (maschere).
L’originalità
di Pirandello sta nell’indagare oltre le maschere, lo sdoppiamento della
personalità, essere Uno, Nessuno, Centomila a seconda di come ci vedono gli
altri.
PIRANDELLO E L’UOMO MODERNO
Se si pensa ad un pensiero moderno, attuale non
possiamo non far riferimento al pensiero di questo grande letterato.
Oggi viene sempre più letto e analizzato per aver
messo in luce le problematiche così vicine a noi uomini moderni. In
Pirandello fuoriesce l’impossibilità della comunicazione e questo è ciò che
colpisce maggiormente la mia generazione.
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